
«Entrò per rimanere con loro»
(Lc 24,29)
La proposta residenziale si fonda su una dimensione contrattuale attraverso la quale, chi accede al progetto di vita comune, definisce con il Responsabile obiettivi precisi in ordine al proprio cammino di maturazione.
Attraverso colloqui personali con il Responsabile, tali obiettivi vengono monitorati e via via ridefiniti, in base alla più chiara consapevolezza che il giovane va maturando della propria situazione relazionale e spirituale e dei propri desideri più profondi e autentici. Tali colloqui sono da intendersi come colloqui di accompagnamento, ove richiesto anche accompagnamento spirituale, con particolare attenzione alla dimensione relazionale dei giovani.

Il cammino di crescita comune prevede, invece, momenti di revisione mensili tra gli abitanti della Casa, preceduti e preparati da uno spazio di preghiera, ordinariamente di adorazione e di ascolto della parola di Dio.
Un momento settimanale fisso con s. Messa presieduta dal Responsabile, cena insieme e formazione nella quale, a ciclo mensile, vengono affrontati temi di vita spirituale o legati ad aspetti relazionali.
Oltre ai momenti mensili e settimanali, la vita nella Casa viene ritmata da momenti comuni quotidiani: pasti (colazione pranzo e cena); preghiera (un momento mattutino e uno serale) e momenti ricreativi (generalmente la sera).
I servizi richiesti per la vita nella Casa come cucina, spesa, bucato, pulizie, sacrestia, ecc…, vengono svolti in completa autogestione secondo turni settimanali. Ciascuno può trovare in questo modo occasioni di apprendimento e crescita delle personali risorse, volte a una maggiore autonomia in vista della vita adulta.
Uno o più momenti settimanali conviviali, generalmente la cena, divengono occasione per l’accoglienza di ospiti. La Casa è anche aperta all’ospitalità di giovani che per uno o più giorni desiderano condividerne l’esperienza.




